#16 - 2017.06 - Together we can change the world




Send your spirit of humility, that we may choose the last place.
Manda il Tuo Spirito di umiltà, affinchè possiamo scegliere l‘ultimo posto.

Prendiamo in prestito questa frase tratta dalla preghiera che è riportata nel mese di giugno nel calendario del St.Martin 2017 per condividere due aspetti molto attuali che ci toccano da vicino in questo periodo di missione.

Le parole umiltà e ultimo posto ci fanno riflettere sulla bellezza e la fragilità del potere.
Quante volte crediamo che la perfezione, la salute, la grandezza, il possesso siano tutto…e quanto spesso ci sbagliamo! La gioia, i sorrisi, i più bei volti, li incontriamo nelle persone più semplici e più povere, nei bambini di strada, nei core members, nelle donne che lavorano al mercato, nell’uomo che di giorno vende giornali in strada e di notte lavora come guardiano nella scuola superiore vicino a casa nostra…

In particolare ci siamo innamorati dei sorrisi dei bambini di una “scuola speciale” aperta da poco a Rumuruti (un paesotto a circa 40 km da Nyahururu). È una scuola che ospita una ventina di bambini dai 6 ai 12 anni con varie disabilità (come la sindrome di down, epilessia, cerebrolesi o semplici ritardi mentali) che altrimenti sarebbero costretti a starsene a casa sul divano tutto il giorno o legati ad una sedia aspettando che i genitori tornino dal lavoro nei campi o con gli animali. Queste scuole, che sono come quelle che una volta esistevano in Italia, sono luoghi appositi dove studiano solo bimbi disabili che rimangono separati dai normodotati. Si potrebbe pensare che sia triste avere delle scuole così , in verità siamo convinti che sia un grande passo avanti rispetto a qualche decennio fa quando la disibilità era considerata una punizione divina e ci si vergognava a far vedere alla comunità queste persone. 

Il St.Martin, assieme all’Arche e al Talita Kum, ha deciso di raccogliere delle donazioni durante il periodo quaresimale e portarle poi a questa scuola come segno di solidarietà e amicizia.
Ad esempio i bambini dei nostri centri di recupero da una vita di strada, hanno deciso (insieme ai loro educatori) di ridurre il consumo di carne durante la quaresima e con i soldi risparmiati, hanno comprato carta igenica, farina, olio, sapone, ecc… per questa scuola dove è anche stato accolto un loro ex compagno (con problemi mentali).

La cosa che ha fatto più felice la maestra della special school è stato ricevere pannoloni per i bimbi con disabilità più gravi che non riescono a tenersi puliti. Infatti loro non potrebbero mai permettersi di comprarli a causa del prezzo troppo elevato e perchè non ricevono abbastanza sovvenzioni dal governo.

I bambini dal canto loro erano invece felicissimi di vedere un gruppo di persone disposte a passare un pò di tempo ballando e cantando con loro, ricevere delle coccole, mostrare le loro nuove aule, il dormitorio, le giostrine…
Abbiamo lasciato in quel posto un pezzettino del nostro cuore, ma ci siamo portati a casa i loro occhi e i loro sorrisi a 32 denti, la loro tenerezza e la loro spontaneità!
Grazie per averci insegnato che un pò di umiltà nella vita può rendere tutto più bello!




Il secondo motivo per cui vogliamo parlare di ultimo posto e di umiltà sono le imminenti elezioni presidenziali di Agosto (http://www.unimondo.org/Notizie/Daadab-Kenya-chiudere-o-aprire-166158).

Abbiamo chiesto ad alcune persone che ci circondano cosa ne pensano di questo periodo e cosa è per loro la pace e ci hanno risposto così:
‘’Mi ricordo con molta amarezza le ostilità tribali durante e dopo le elezioni del 2007 che hanno lasciato molte ferrite e paure in tutti noi. Durante quel terribile periodo non ero nemmeno capace di cucinare con serenità per i miei figli, non riuscivo a lavorare per guadagnarmi un pò di soldi per comprare la farina, non avevo nemmeno il coraggio di mandare a scuola i miei figli…e anche cantare l’inno nazionale che tanto amo era per me una fatica. Prego per il mio Paese Kenya affichè possiamo imparare dal passato e non ripetere più gli erorri che abbiamo vissuto. Credo nella Pace e credo che le persone possano vivere nell’amore. Sono convinta che la Pace cominci da me.’’ (Marion, mamma di 6 figli)

"Ci ricordiamo molto bene cosa è successo nel nostro Paese nel 2007 quando le comunità insorsero una contro l’altra, le proprietà vennero sottratte, molte vite furono stroncate e molte persone dovettero lasciare le loro case e scappare nei vari campi profughi  o in casa di qualche parente. Speriamo di vivere il nostro future in un Paese pacifico, ma crediamo che il Kenya non sia ancora pronto per delle elezioni libere e integre, preghiamo affinchè qualcuno possa insegnarci a mantenere la pace durante e dopo le elezioni." (un gruppo di studenti delle superiori)

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio (Mt 5:9)

Come organizzazione, col St.Martin, stiamo continuando ad andare nei villaggi e nelle comunità a fare sensibilizzazione su come affrontare le elezioni in modo pacifico.
Invitiamo sempre le persone a ricordare che Gesù ci chiede un cambio di mentalità: possiamo cambiare il nostro Paese solo se prima cambiamo i nostri cuori .
Insistiamo sul fatto che per diventare operatori di pace dobbiamo impegnarci a:
·        Non utilizzare parole che possano accrescere la divisione e l’odio
·        Rifiutare di distruggere le proprietà altrui e rifiutare di maltrattare le persone
·        Convincere gli altri ad abbracciare la pace

Siamo certi che tutto ciò che abbiamo scritto e condiviso, sia attualissimo anche in Italia. Perciò auguriamo ad ognuno di noi di scegliere sempre l’ultimo posto, anche se magari è scomodo, rifiutato da tutti e che richiede molta onestà ma che almeno ti fa sentire in pace con te stesso e ti dona dignità.


“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” (Mahatma Gandhi)


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