#17 - 2017.10 - La festa è pronta!




La festa è pronta!
(vangelo di Matteo 22, 1-14)
Prendiamo spunto dal Vangelo che accompagna le celebrazioni di quest’anno per le giornate dedicate ai volontari del St.Martin, per parlarvi della bellissima festa che il Signore prepara ogni giorno per noi!
Il Vangelo ci parla di un re che ha preparato un delizioso banchetto nuziale perché il figlio si sposa e manda i suoi servi a chiamare amici e conoscenti a prenderne parte, ma nessuno sembra intenzionato ad andarci. Tutti si dicono impegnati e non hanno tempo.

Non siamo così certi che nessuno fosse disponibile ad andare a festeggiare le nozze di un principe.
Come è possibile? Immaginiamo infatti se noi fossimo stati invitati al matrimonio di William e Kate d’Inghilterra: sicuramente avremmo fatto di tutto per non mancare e ci saremmo liberati da ogni incombenza e senza dubbio saremmo andati a vedere il vestito della sposa, a partecipare alle sontuose nozze in Chiesa e a mangiare dei cibi succulenti nel più prestigioso ristorante inglese. Non vi pare?!?!

Perciò tendiamo a credere che il banchetto di cui ci parla in Vangelo, e che questo re (Dio) sta preparando, sia un altro tipo di banchetto che mai ci saremmo aspettati.
Dio prepara per noi delle feste speciali  ogni giorno e noi nemmeno ce ne accorgiamo…

Perché?

Perché non corrispondono alla nostra aspettativa di festa in senso comune: non ci sono decorazioni, palloncini, dolci, musiche, invitati chiassosi, ecc…
Sono feste che in realtà ci fanno incontrare i fratelli più deboli, vulnerabili e poveri per conoscere così il vero volto di Gesù. Ci danno l’opportunità di scoprire anche altri lati di noi stessi e trasformarci il cuore.
Ma troppe volte siamo ciechi, sordi o frettolosi e non riconosciamo la bellezza di questi semplici ma profondi momenti di gioia e trasformazione.
Fortunatamente però ci sono altri istanti in cui apriamo gli occhi, e soprattutto il cuore, e ci accorgiamo dell’invito di Dio, ci rendiamo disponibili a prendere parte al banchetto e ci lasciamo trasformare e plasmare dagli ultimi e la cosa bella è che alla fine siamo noi a sentirci cambiati!



Vogliamo raccontarvi della più bella festa degli ultimi mesi a cui abbiamo preso parte in quanto invitati dalla comunità dell’Arche Kenya all’annuale celebrazione del Family day.
Ci sono vari tipi di famiglia: quella che comprende genitori e figli, quella più allargata degli amici e quella ancora più variegata e variopinta di una comunità.
E non si più negare che la comunità dell’Arche Kenya non sia allegra, diversificata e vivace.
Dopo un primo momento di preghiera e spiritualità, siamo stati divisi in tre gruppi: gli assistenti che hanno riflettuto sulla bellezza della Chiamata e il coraggio di rispondere; i core members (disabili intellettuali) che sono in grado di interagire e comunicare, che hanno riflettuto sui vari tipi di feste anche intese come aiuto reciproco, e i core members non in grado di esprimersi verbalmente che hanno creato dei lavoretti manuali partendo dal significato di festa per loro.
Noi ci siamo aggregati a quest’ultimo gruppo.
Una festa che si rispetti ha dei festoni o delle decorazioni e delle bandierine da appendere ai muri, perciò insieme a questi amici ‘speciali’ abbiamo creato delle semplicissime bandierine con delle cartelline trasparenti dove abbiamo messo delle gocce di colore a tempera che loro dovevano premere fino a realizzare una cartellina tutta colorata.
Inoltre alle feste partecipano persone di tutti i tipi: alte, basse, grasse, magre, con occhi chiari o scuri, coi capelli lunghi o corti ecc… perciò abbiamo creato degli omini con i rotoli di carta igienica e ci abbiamo attaccato dei sassi per gli occhi, l’erba per i capelli, le cannucce per le braccia…. Tutti diversi uno dall’altro.

La felicità negli occhi dei core members nel vedersi capaci di realizzare cose semplici ma nuove ci ha contagiati. I sorrisi di Susan che non riusciva a stare un minuto senza far nulla e ci faceva capire a suo modo di voler continuare a fare altri omini; la curiosità di Musa; l’entusiasmo di Allan e Ndungu nel veder le creazioni fatte dalle proprie mani (aiutati da un gruppo di giovani volontari); l’incredulità di Tabitha nel sentirsi semplicemente parte di un gruppo e la felicità di Kim nello scoprirsi accettato nonostante il suo particolare odore e le sue continue grida…
Tutto ciò ci ha emozionato nel profondo. Eravamo nel bel mezzo di una vera festa dove gi invitati collaboravano affinché tutti godessero della bellezza e della gioia.

Abbiamo poi creato dei grandi fiori (magari un po’ sbilenchi e non proprio perfetti: ma che ci rappresentavano perfettamente!) con i petali tutti colorati a simboleggiare le differenze che ci sono all’interno di una comunità: i diversi colori, i diversi profumi, le diverse dimensioni… che ci ritraggono coi nostri doni, talenti e il nostro essere unici e speciali.
Infine, che festa è senza un dolce? Infatti abbiamo costruito una bellissima torta a tre piani con legno e cartoncino dipinto a simboleggiare tutte le occasioni in cui si fa festa assieme: matrimoni, compleanni, battesimi, feste di benvenuto e d’addio, e chi più ne ha più ne metta….

La comunità dell’Arche Kenya non è di certo noiosa o omogenea. In essa convivono persone con disabilità e senza, assistenti con molta esperienza e altri alle prime armi (tutt’ora in fase di innamoramento di questo mondo e in piena trasformazione), culture diverse e tribù differenti.
In conclusione ci sentiamo di condividere l’importanza della diversità e del rispetto reciproco, nello scoprirci indispensabili gli uni per gli altri, collaborando come fratelli e sorelle nella bellezza dell’ecumenismo che questo Paese ci insegna.
Come in tutte le cose belle, quando si vive un’esperienza forte e che ci cambia, non si vede l’ora di condividerla con coloro a cui si vuole bene. Nel nostro caso desideriamo invitarvi a partecipare alla festa delle diversità dove tutti siamo speciali. Dio ci sta chiedendo di essere suoi strumenti e invitare altre persone che stanno aspettando di poter partecipare al ricco banchetto della vita.



LA FESTA È PRONTA!



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